Lo so che è una rottura di...ma ci tocca.
Anche la nanoCultura vuole il suo spazio,
e lo avrà. Eccoci quindi alla prima puntata,
tanto per dirne una...
Attenzione: la foto non serve a farvi
arrapare, piuttosto a farvi riflettere....scherzo!
Serve proprio a farvi arrapare, e a spronarvi
a leggere la poesia, anche se in stato
confusionale. Ah ah. ;)
Principi potenti cuoi,
principi unghie di marmo,
signori di tutti noi,
voi di invisibili armi,
voi che ci avete creati
ciechi e quieti come le merci
sigillate nei mercati,
come i visceri lerci
dei macelli, che vanno
nei vostri splendidi autoclavi,
sazi nei dopoNatali
vi ringraziano gli schiavi.
Franco Fortini
da "Una volta per sempre", 1963
ci invitano da una parte al consumismo più sfrenato
e dall'altra a riflettere sul come e sul perchè...bla bla
bla...abbiamo perso di vista i valori più sinceri della
festività cristiana per eccellenza: il Natale, appunto;
peccato che furbescamente e sistematicamente evitino
di nominarli; in effetti, con quello che trasmettono
ogni giorno! Almeno sono coerenti.
dell'anno: dal medium più diffuso (la TiVi) a
quello più recente e in ascesa (internet) la comunicazione
avviene in maniera pubblicitaria, diciamo così, anche
quando si fa informazione o si pretende di farla,
ed è abbastanza frustrante esserne consapevoli e schiavi
a un tempo.
Dobbiamo quindi scaricare tutta la colpa della
merda quotidiana, e di quella prossima ventura,
ai media, intasati e invaghiti di pubblicità
(le invisibili armi) senza prenderci le
nostre belle responsabilità?
Beh, si. Secondo me possiamo farlo.
Non è vittimismo o rassegnazione.
Non è la teoria del complotto e
neanche quella del terrore.
E, almeno questo è ipotizzabile,
non è per sempre!
Una altra bella foto a tema per ripagarvi
dello sforzo compiuto:
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