domenica 6 gennaio 2008

L' ORSO sgri-ZZZ-ly! ovvero Nuove prospettive d'uso delle sale cinematografiche



Premessa inutile e ridicola(ma ormai che l'ho scritta...ve la sorbite) :

Andare al cinema è sempre un bel passatempo, e nel peggiore dei casi è comunque un modo come un altro per passare la serata in compagnia (frase fatta!). Dalle nostre parti - intendo dalle parti del giardino del nano - il rito della partenza è sempre un momento particolare: alcuni si fanno la doccia, altri si fanno addirittura la barba (la combinazione delle due non sembra essersi mai verificata fino ad ora), altri ancora tirano fuori dall'armadio degli indumenti che chiamano "giacche" e cose del genere; dicono per sembrare più fichi! Boh!... io mi metto sempre le stesse cose per sembrare meno fico possibile, che pare vada molto di moda pure, specialmente tra le sedicenti "comuniste" (non sto a spiegarvi chi sono o cosa sono, né tanto meno il perché si sono estinti milioni di anni or sono...dovrei spiegarlo prima a loro). Oh bedda matri, cosa ho detto! Ah, ehm, se qualche ragazza comunista è "in ascolto"...non se la prenda a male! Solo uno sfogo di autocommiserazione proletaria; compagne e compagni....perdono!
Quelli che sono indecisi (non voglio fare nomi) se andare al cinema o no, di solito vagano per la casa a testa bassa, poi all'improvviso si illuminano e, rivolti agli altri, esclamano: "Ma almeno 'u pilu' c'è?" nella speranza di avere un risposta in senso positivo. E gli altri rispondono con gesti che è meglio non tradurre in parole onde evitare di urtare la sensibilità di qualcuno. Vi basti sapere che si tratta di una comunicazione semiotica che l'umanità si porta dietro da molto tempo....

Ma veniamo al tema del nostro post: l'orso Sgrizzly! Espressione coniata da noi per l'occasione in seguito alla visione del film-documentario "Grizzly Man", di Werner Herzog (uno famoso tra gli addetti ai lavori, bravo e bla bla bla....) di cui - ahinoi! -abbiamo potuto apprezzare tutte le capacità registiche, diciamo così.
Voglio essere sincero subito: il documentario non è brutto, per carità. La storia che racconta neanche, anzi, ma siamo rimasti un po' spiazzati una volta entrati in sala. Eravamo in ritardo quella sera - a causa di un certo Vanni che doveva salutare un certo Carlo in una certa casa che... non era certo di passaggio! - e un certo Peppe (i nomi sono chiaramente fittizzi) disse: "Ma ci siamo persi già mezzo film! è già cominciato! Porca p...!" e poco dopo alzò la testa e vide quest'immagine:


Non abbiamo una foto del suo volto tramortito e scioccato....,ma vi assicuro che non è bello andare al cinema convinti di vedere un film e trovarsi davanti un documentario in lingua originale sugli orsi! Poco dopo colui che continueremo a chiamare per comodità Peppe, pronunciò la seguente frase: "Tira fuori quel c... di vino, subito!" e il resto di noi fu abbastanza d'accordo a riguardo. ;)

Dentro è successo di tutto e di più, mentre le immagini scorrevano sullo schermo. Basta dare un'occhiata ai dati raccolti... (vedi la fine del post). Diciamo che il fatto che fossimo al cinema era passato completamente in secondo piano!
Io sono rimasto colpito soprattutto dalla scena in cui il medico descrive la morte del protagonista (Timothy Treadwell), e della sua compagna (Amie), per mano (o meglio per zampa?) di un orso abbastanza incazzato.
Sapevo già che gli americani hanno un modo tutto loro di raccontare la morte delle
persone: poco discreto e molto spettacolare; ma questo medico faceva veramente impressione. Giudicate voi stessi da queste immagini!





In conclusione, per la gioia di Nino e... - e di nessun altro! - eccovi alcuni dati raccolti in loco
per improbabili future formulazioni teoriche in campo sociologico, oppure no.

Spettatori non intellettuali totali: 3
Spettatori bevitori: 3
Spettatori in chat: 1
Spettatori dormienti: 1
Spettatori soddisfatti(!?) del film: 1
Spettatori svenuti, in stato comatoso, o in generale non pervenuti in condizioni accettabili al termine della proiezione: 3 o anche di più.

P.S:
a breve sarà pubblicato il video-testimonianza della serata. Tanto per rendervi partecipi del nostro dolore. Adesso un minuto di silenzio per Timothy, ma soprattutto per noi!

1 commento:

Andrea ha detto...

Azz.. mi sono perso un capolavoro!
Ma di sicuro niente mai batterà A Est di bucarest!!