mercoledì 9 gennaio 2008

Going for a trip on Etna volcano

In occasione della bellissima gita all' Etna, fatta più di due settimana fa, la Nano's Production - ca si scurdò di firmarisi stavota...porco Zio! - ha gentilmente montato i "videi" girati durante l'ascesa al vulcano. Protagonista assoluto dell'impresa è stato Max che, grazie al supporto logistico e morale di Vanni - il quale lo ha incitato festosamente nei momenti più critici cantandogli "Avanti popolo alla riscossa...bandiera rossa, bandiera rossa..." e gli ha donato il magico "bastone della concordia"...mah! - ha superato con successo le difficoltà iniziali della scalata ed è riuscito a starci dietro. Inoltre, ha dato ancora una volta voce ai nostri pensieri più reconditi pronunciando la seguente frase: "Chissà cosa sta pensando il nostro pescatore, in questo momento... - nella fattispecie Peppe, detto anche il cacciatore o anche pezzi di...vabuò tralasciamo - dice: Minchia!In muntagna unn'uttrovu u pisci?!

Eccovi il video:



Le foto, invece, son qua: http://picasaweb.google.it/ilgiardinodelnano/GitaAllEtna

martedì 8 gennaio 2008

retrospettiva critica (ma non troppo) sugli orsi sgriZZZly...o meglio, sgriiichly!!!

Capodanno 2008

Pensavate che avremmo lasciato il Nano tutto solo nel suo giardino la notte di capodanno?!?!
IlGiardinoDelNano ancora una volta ci ha saputo regalare una notte di emozioni, ormai siamo abituati alle stupende serate in compagnia del nano, ma per la notte delle notti bisognava esagerare, bisognava fare le cose in grande stile, e ci siamo riusciti, abbiamo fatto il cenone seduti a tavolino, già propio così, con i piedi sotto il tavolo, sembrava impossibile e invece non mancava propio nulla, come potremmo scordare le scacciate scordiote, le lasagne di federica, il cocktail di gamberi di Valentina, il vino di Vanny o il puppo di Peppe.
Ma non si è certo pensato solo a mangiare, anche a bere è ovvio.
Basta con le chiacchiere, un saluto a tutti quelli che erano presenti, guardatevi il video e le foto qui --> FOTO: Capodanno2008NelGiardinodelnano

lunedì 7 gennaio 2008

And now... for something completely different

- Un attore affermato: Vanni detto The Actor: una vita spesa nelle webcam di tutto il mondo conosciuto e non;

- Un incauto esordiente: Andrea aka Lupino: studente modello e uomo equilibrato (most of the time);

- La rivelazione della settimana: Gigi treccine nere, detto Gigi: un astro nascente del panorama "cinematico";


nella loro incredibile, e speriamo unica (almeno per quanto mi riguarda), interpretazione della, oramai famosa, Il Segreto Del Sorriso


domenica 6 gennaio 2008

L' ORSO sgri-ZZZ-ly! ovvero Nuove prospettive d'uso delle sale cinematografiche



Premessa inutile e ridicola(ma ormai che l'ho scritta...ve la sorbite) :

Andare al cinema è sempre un bel passatempo, e nel peggiore dei casi è comunque un modo come un altro per passare la serata in compagnia (frase fatta!). Dalle nostre parti - intendo dalle parti del giardino del nano - il rito della partenza è sempre un momento particolare: alcuni si fanno la doccia, altri si fanno addirittura la barba (la combinazione delle due non sembra essersi mai verificata fino ad ora), altri ancora tirano fuori dall'armadio degli indumenti che chiamano "giacche" e cose del genere; dicono per sembrare più fichi! Boh!... io mi metto sempre le stesse cose per sembrare meno fico possibile, che pare vada molto di moda pure, specialmente tra le sedicenti "comuniste" (non sto a spiegarvi chi sono o cosa sono, né tanto meno il perché si sono estinti milioni di anni or sono...dovrei spiegarlo prima a loro). Oh bedda matri, cosa ho detto! Ah, ehm, se qualche ragazza comunista è "in ascolto"...non se la prenda a male! Solo uno sfogo di autocommiserazione proletaria; compagne e compagni....perdono!
Quelli che sono indecisi (non voglio fare nomi) se andare al cinema o no, di solito vagano per la casa a testa bassa, poi all'improvviso si illuminano e, rivolti agli altri, esclamano: "Ma almeno 'u pilu' c'è?" nella speranza di avere un risposta in senso positivo. E gli altri rispondono con gesti che è meglio non tradurre in parole onde evitare di urtare la sensibilità di qualcuno. Vi basti sapere che si tratta di una comunicazione semiotica che l'umanità si porta dietro da molto tempo....

Ma veniamo al tema del nostro post: l'orso Sgrizzly! Espressione coniata da noi per l'occasione in seguito alla visione del film-documentario "Grizzly Man", di Werner Herzog (uno famoso tra gli addetti ai lavori, bravo e bla bla bla....) di cui - ahinoi! -abbiamo potuto apprezzare tutte le capacità registiche, diciamo così.
Voglio essere sincero subito: il documentario non è brutto, per carità. La storia che racconta neanche, anzi, ma siamo rimasti un po' spiazzati una volta entrati in sala. Eravamo in ritardo quella sera - a causa di un certo Vanni che doveva salutare un certo Carlo in una certa casa che... non era certo di passaggio! - e un certo Peppe (i nomi sono chiaramente fittizzi) disse: "Ma ci siamo persi già mezzo film! è già cominciato! Porca p...!" e poco dopo alzò la testa e vide quest'immagine:


Non abbiamo una foto del suo volto tramortito e scioccato....,ma vi assicuro che non è bello andare al cinema convinti di vedere un film e trovarsi davanti un documentario in lingua originale sugli orsi! Poco dopo colui che continueremo a chiamare per comodità Peppe, pronunciò la seguente frase: "Tira fuori quel c... di vino, subito!" e il resto di noi fu abbastanza d'accordo a riguardo. ;)

Dentro è successo di tutto e di più, mentre le immagini scorrevano sullo schermo. Basta dare un'occhiata ai dati raccolti... (vedi la fine del post). Diciamo che il fatto che fossimo al cinema era passato completamente in secondo piano!
Io sono rimasto colpito soprattutto dalla scena in cui il medico descrive la morte del protagonista (Timothy Treadwell), e della sua compagna (Amie), per mano (o meglio per zampa?) di un orso abbastanza incazzato.
Sapevo già che gli americani hanno un modo tutto loro di raccontare la morte delle
persone: poco discreto e molto spettacolare; ma questo medico faceva veramente impressione. Giudicate voi stessi da queste immagini!





In conclusione, per la gioia di Nino e... - e di nessun altro! - eccovi alcuni dati raccolti in loco
per improbabili future formulazioni teoriche in campo sociologico, oppure no.

Spettatori non intellettuali totali: 3
Spettatori bevitori: 3
Spettatori in chat: 1
Spettatori dormienti: 1
Spettatori soddisfatti(!?) del film: 1
Spettatori svenuti, in stato comatoso, o in generale non pervenuti in condizioni accettabili al termine della proiezione: 3 o anche di più.

P.S:
a breve sarà pubblicato il video-testimonianza della serata. Tanto per rendervi partecipi del nostro dolore. Adesso un minuto di silenzio per Timothy, ma soprattutto per noi!

venerdì 4 gennaio 2008

Nanocultura - poesia e spunti di riflessione in questo nanoNatale



Lo so che è una rottura di...ma ci tocca.
Anche la nanoCultura vuole il suo spazio,
e lo avrà. Eccoci quindi alla prima puntata,
tanto per dirne una...
Attenzione: la foto non serve a farvi
arrapare, piuttosto a farvi riflettere....scherzo!
Serve proprio a farvi arrapare, e a spronarvi
a leggere la poesia, anche se in stato
confusionale. Ah ah. ;)

Principi potenti cuoi,

principi unghie di marmo,
signori di tutti noi,
voi di invisibili armi,
voi che ci avete creati

ciechi e quieti come le merci
sigillate nei mercati,
come i visceri lerci
dei macelli, che vanno
nei vostri splendidi autoclavi,
sazi nei dopoNatali
vi ringraziano gli schiavi.


Franco Fortini
da "Una volta per sempre", 1963

Ogni anno a Natale la storia si ripete: i mass media
ci invitano da una parte al consumismo più sfrenato
e dall'altra a riflettere sul come e sul perchè...bla bla
bla...abbiamo perso di vista i valori più sinceri della
festività cristiana per eccellenza: il Natale, appunto;
peccato che furbescamente e sistematicamente evitino
di nominarli; in effetti, con quello che trasmettono
ogni giorno! Almeno sono coerenti.

Ogni anno a Natale è come in qualsiasi altro periodo
dell'anno: dal medium più diffuso (la TiVi) a
quello più recente e in ascesa (internet) la comunicazione
avviene in maniera pubblicitaria, diciamo così, anche
quando si fa informazione o si pretende di farla,
ed è abbastanza frustrante esserne consapevoli e schiavi
a un tempo.

Dobbiamo quindi scaricare tutta la colpa della
merda quotidiana, e di quella prossima ventura,
ai media, intasati e invaghiti di pubblicità
(le invisibili armi) senza prenderci le
nostre belle responsabilità?
Beh, si. Secondo me possiamo farlo.

Non è vittimismo o rassegnazione.
Non è la teoria del complotto e
neanche quella del terrore.
E, almeno questo è ipotizzabile,
non è per sempre!

Una altra bella foto a tema per ripagarvi
dello sforzo compiuto:




La gara di Go-Kart - Imprese Sportive

Pensate agli studenti/esse di ingegneria come a persone che passano il loro tempo davanti al computer: disegnando, progettando, programmando in astrusi linguaggi, o giocando perlopiù; ragazzi e ragazze che hanno la stanza piena di libri tecnici, e neanche un romanzo, che parlano per percentuali e grafici, che smontano continuamente tutto quanto attorno a loro presumendo di essere capaci di aggiustare qualsiasi cosa? Uomini e donne dalle capacità nane che convivono con ambizioni titaniche!
Ve li immaginate come esseri dal tono muscolare quasi inesistente totalmente disinteressati alla vita all'aria aperta, e alle attività sportive in genere...
Ehm, ci avete preso. Ma, pare che in particolari occasioni avvengano delle eccezioni alla regola, e ne abbiamo le prove filmate; ben 3 di loro si sono lanciati in un'impresa sportiva outdoor che merita l'attenzione di tutti.
Lo stupore che tali prove hanno suscitato è stato tale che, a distanza di tempo, un altro studente (della specie Homo Sapiens Enginirius, della famiglia degli Informatii) ha sentito il bisogno di recuperare il materiale, montarlo, e consegnarlo alla storia.